Powered by Blogger.
  • Home
  • Attività
    • Giochi Didattici
    • Falegnameria Medievale
    • Corsi e Laboratori
  • Galleria
  • News
  • Contatti
facebook instagram pinterest Email

Viduquestla


Tra gli attrezzi più utilizzati nel nostro laboratorio annoveriamo questi strumenti da intaglio che adoperiamo non solo per eseguire motivi ornamentali incisi sulle superfici, ma anche per tracciare, eseguire o rifinire vari incastri, connessioni ed intarsi sugli elementi in lavorazione.

Alcune lavorazioni realizzate con i coltelli da intaglio.
Il coltello è uno degli arnesi più antichi, conosciuti dall'uomo, non solo come strumento da difesa o da caccia, ma anche per eseguire i primi lavori artigianali.
In quest'ultimo ambito esiste una chiara continuità di utilizzo, testimoniata da iconografie e reperti.

Coltelli appoggiati sul banco di lavoro, assieme ad altri attrezzi da falegname, in: A - Particolare della miniatura di Jean Bourdichon (sec. XV), Bibliotèque de l'École de Beux-Arts, Parigi.
B - Particolare de “Il dubbio di Giuseppe” (sec. XV), dipinto ad olio su legno di abete, Musée des Beaux-Arts, Strasburgo.
Si tratta di strumenti impiegati per incidere decori geometrici con la tecnica definita “a punta di coltello”, riscontrabili su manufatti di tutte le epoche, dalla preistoria ai giorni nostri.
Attualmente sia i coltelli da intaglio che i motivi geometrici realizzati con questa tecnica sono riconosciuti come parte integrante della tradizione dei territori alpini italiani, della Val d'Aosta in particolare.



Una volta famigliarizzato con la tecnica di utilizzo base se ne può apprezzare la versatilità, dato che i coltelli da intaglio sono adatti a diverse lavorazioni, sostituendo in tutto una moltitudine di lame più specifiche, ognuna delle quali risulta utile ad una più ristretta gamma di utilizzi.



In sostanza coi coltelli si ottiene l'asportazione del materiale attraverso un numero minimo di due operazioni eseguite in successione (numero che può aumentare per lavori più complessi): la prima definisce la traccia di fondo dell'intaglio ed è praticata con la lama verticale, la seconda, a lama inclinata, asporta il truciolo.

Esempio di utilizzo del coltello: il secondo segno che asporta il truciolo deve essere fatto nella direzione a favore di vena rispetto al primo intaglio, questo rende necessario padroneggiare l'inclinazione del coltello in entrambi i versi.
La tecnica può sembrare più laboriosa rispetto a quella che vede l'utilizzo di sgorbie dalle forme differenti, con le quali si può realizzare il segno voluto con un unico movimento.



Nonostante la necessità di operare con più passaggi sul legno, quando si utilizzano i coltelli, apprezziamo la loro versatilità; essi ci sembrano strumenti efficaci in quanto non rendono necessario cambiare utensile in continuazione, cercando la sgorbia più adatta ad ogni particolare situazione.

Essi inoltre risultano essere gli attrezzi più adatti per realizzare repliche di manufatti che, con tutta probabilità, vennero eseguiti con arnesi analoghi.

Di seguito proponiamo la realizzazione di un decoro tipico dell'alto Medioevo europeo, mediante l'utilizzo di coltello da intaglio e sgorbie a filo dritto:

Una volta fatto il disegno si tracciano i primi intagli seguendone il profilo.
 
Con una sgorbia a filo dritto di proporzioni adeguate si procede allo svuotamento del fondo.

Con la lama maggiormente inclinata si procede a delineare la forma della treccia.

Con una sgorbia dritta dal filo un po' maggiore si da rotondità all'intreccio.
 
Con carta abrasiva si arrotonda la superficie intagliata e si eseguono i segni sulle spire dell'intreccio.

 
Il risultato finale.





Share
Tweet
Pin
Share
No commenti

I dadi sono tra gli oggetti ludici più utilizzati e per secoli detennero il primato di gioco d'azzardo per eccellenza, prima di venir soppiantati dall'uso delle carte da gioco.

La loro invenzione ha origine in tempi talmente remoti che risulta impossibile risalire all'artefice dei primi cubetti a facce numerate; data l'enorme diffusione, è possibile che essi siano stati reinventati da culture differenti in modo del tutto autonomo.


Ricostruzioni di dadi in osso realizzate a mano

Essi vennero usati per divinazione, come motore aleatorio nei giochi che si svolgevano con pedine sulle tavole da gioco o come semplice gioco d’azzardo in scommesse che non necessitavano di altri strumenti.
Per questo vennero presto assimilati al concetto di casualità per eccellenza.

I dadi divennero pertanto il primo bersaglio della legislazione medievale tesa a vietare, con il gioco, il malcostume che ad esso era spesso associato.
I copiosi ritrovamenti e la loro estensione geografica testimoniano gli scarsi risultati ottenuti da tali leggi. 

Dadi in osso tinto di verde grazie ad una tecnica descritta nel ricettario medievale "De diversis artibus" di Teofilo
Grazie ai numerosi reperti possiamo notare che l'osso, apprezzato per le intrinseche caratteristiche di resistenza ed elasticità, era tra i materiali preferiti per la realizzazione dei dadi (che potevano anche essere fatti in altro materiale come legno, corno, pietre dure o metallo).

Dadi "a prisma" realizzati in corno ed osso assieme ad una replica di stilo in osso

Si hanno testimonianze, già in epoca classica, dell'esistenza di dadi a otto a sette o a 20 facce, oltre che i più consueti dadi a sei facce.

Una selezione di repliche di dadi di epoca classica

Fin dall'antichità, per di più, nacque la tendenza di barare semplicemente mentendo sulla somma dei punteggi oppure, con maggior premeditazione, ricorrendo a dadi truccati.

Spesso l'uso di dadi truccati necessitava però di abilità e particolare destrezza della mano che operava il lancio.
Per evitare (o limitare) le truffe in questo caso si ricorreva all'uso di bussolotti o torri lancia dadi.

Dadi con bussolotto in legno di noce

Share
Tweet
Pin
Share
No commenti



Per realizzare questo “bastone di comando” abbiamo deciso di ispirarci ai leoni stilizzati che si trovano sulle facciate di molti edifici in stile romanico.

Si tratta di figure ricorrenti nell'ambito dei portali, dove si riscontrano ripetuti in due tipologie principali: come leoni in lotta o come fiere che trattengono la preda.

Nell'ambito dei portali dotati di protiro, così, come in amboni o pulpiti, i leoni vengono spesso rappresentati in due collocazioni ricorrenti, utilizzati come stilofori alla base delle colonne, oppure posti in alto, al lato degli archivolti.


In entrambi i casi queste figure scolpite nella pietra sono poste in rapporto con colonne caratterizzate da capitelli e motivi a torciglione: altri elementi specifici dello stile romanico.

Dovendo rappresentare un bastone, mantenere il rapporto con gli “ingredienti” appena citati ci è sembrata la scelta più adatta, e ci è parso d'altronde interessante cercare un po' di dinamicità, rappresentando il leone, che costituisce la testa del bastone, nell'atto di risalire la colonna per porsi in cima in una più consueta (per il soggetto in questione) posizione rampante.

I due prospetti del bastone
Per l'esecuzione del progetto abbiamo scelto i materiali che potessero fornire dei contrasti: il bianco dell'acero, il rosso del ciliegio ed il colore scuro di corno bovino tra il quale abbiamo selezionato alcune porzioni screziate, per richiamare le marmorizzazioni tipiche degli elementi lapidei. 

Gli elementi realizzati in essenze con colorazioni in contrasto

Di seguito proponiamo alcune foto di differenti passaggi di lavorazione e il risultato finale : 

Fasi di lavorazione al torciglione del bastone vero e proprio

Una sequenza con alcune fasi del lavoro d'intaglio del leone

Il leone sulla sommità del bastone visto da differenti angolazioni






Share
Tweet
Pin
Share
No commenti
Più Recenti
Meno Recenti

VIDUQUESTLA


Viduquestla

Là, dove più fitta cresce la foresta, troviamo i più grandi sia degli alberi che degli uomini.

Follow Us

  • facebook

Categories

Ultimi Post

Facebook

Blog Archive

  • luglio 2022 (1)
  • dicembre 2021 (1)
  • novembre 2021 (1)
  • ottobre 2021 (1)
  • settembre 2021 (1)
  • agosto 2021 (1)
  • giugno 2021 (1)
  • aprile 2021 (1)
  • marzo 2021 (1)
  • gennaio 2021 (2)
  • novembre 2020 (1)
  • settembre 2020 (1)
  • agosto 2020 (1)
  • luglio 2020 (1)
  • giugno 2020 (2)
  • maggio 2020 (3)
  • aprile 2020 (1)
  • marzo 2020 (1)
  • febbraio 2020 (1)
  • gennaio 2020 (1)
  • dicembre 2019 (1)
  • novembre 2019 (2)
  • ottobre 2019 (2)
  • settembre 2019 (2)
  • luglio 2019 (5)
  • giugno 2019 (2)
  • maggio 2019 (1)
  • aprile 2019 (3)
  • marzo 2019 (2)
  • febbraio 2019 (1)
  • gennaio 2019 (4)
  • dicembre 2018 (3)
  • novembre 2018 (2)
  • ottobre 2018 (3)
  • settembre 2018 (3)
  • agosto 2018 (7)
  • luglio 2018 (7)
  • luglio 2013 (2)

Viduquestla All Right Reserved | customized by IMAGETECH| Theme by ThemeXpose |