L'arte del legno tra Medioevo e Rinascimento: Tecniche e segreti nelle botteghe dei falegnami



Tra XIII e XV secolo in Italia si verificò l’ascesa delle corporazioni di mestiere, le quali si dotarono di precisi statuti scritti. Quella dei falegnami non fece eccezione.


Influenzati dalla committenza, essi abbandonarono progressivamente la creazione di arredi polifunzionali, progettandoli per mansioni sempre più specialistiche: nacquero così i mobili moderni, specchio dell’emergente società borghese e legati, pertanto, al susseguirsi di stili e mode.

L’evoluzione di tali scenari affianca la storia della tecnologia del legno, che vide mutare i processi di lavorazione sviluppati in quegli anni, per adeguarsi alle nuove esigenze del mercato; alcune innovazioni, ben documentabili nei dettagli, furono al contempo rivoluzionarie e risolutive.

Interpretando reperti, iconografie e manufatti lignei dell’epoca, nel testo vengono ripercorsi, a supporto del ricostruttore storico, i vari schemi concettuali e le tecniche artigianali che hanno consentito ai maestri delle botteghe, tra Medioevo e Rinascimento, di realizzare vere e proprie opere d’arte.

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