Un mazzo di carte italiane del XV secolo

Da diverso tempo coltivavamo il sogno di intagliare le matrici in legno necessarie a stampare la nostra versione di un ipotetico mazzo di carte da gioco, italiane, del XV secolo.


Abbiamo esitato a lungo a causa delle diverse difficoltà che la realizzazione di tale progetto comportava.
Innanzitutto ci impauriva la mole di lavoro necessario ad ottenere le matrici per un mazzo completo e temevamo di non riuscire a mantenere lo stile e la qualità costanti per tutti i pezzi; fare solo alcune figure, del resto, significava realizzare stampe inutilizzabili ai fini pratici.

Il fante di bastoni in fase di lavorazione
Eravamo anche bloccati dalla difficoltà di reperire del buon legno compatto in quantità sufficiente a completare il lavoro e dalla nostra scarsa dimestichezza con le tecniche di stampa xilografica che ci avrebbero permesso di ottenere le carte vere e proprie, una volta intagliate le matrici.
Un ultimo ostacolo era dato dalla difficoltà di reperimento di immagini di reperti storici a cui ispirarci che soddisfacessero le nostre esigenze.

Il fante di denari quasi ultimato
Quando, uno alla volta, siamo riusciti rimuovere tutti questi ostacoli (od intravisto la possibilità di farlo) abbiamo deciso di metterci all'opera per avviare il lungo lavoro che finalmente presentiamo con questo post.

Ci siamo orientati verso una tipologia di mazzo composto da 40 carte, come quelle trevisane moderne, caratterizzato da quattro semi (bastoni, coppe, denari, spade) con carte numerali dall'asso al sette a cui si sommano tre figure: il fante, il cavallo ed il re.

Una composizione realizzata con le nostre matrici che ricalca la disposizione del reperto conservato al Museo "Fournier"
Per la realizzazione delle loro matrici, ci siamo ispirati alle fattezze, molto eleganti, rappresentate sulle diciotto carte italiane, ritenute veneziane, della seconda metà del XV secolo, conservate al Museo “Fournier” de Naipes (delle Carte da Gioco) di Álava che si trova a Vitoria-Gasteiz (Spagna).

Il disegno del fante di coppe affiancato dalla sua matrice in lavorazione
 
L'intaglio della cornice del sei di spade
Per completare il mazzo con le figure numerali, mancanti nel reperto appena citato, abbiamo preso come riferimento alcuni frammenti italiani del tardo XV secolo conservati, nel Szépművészeti Múzeum (Museo delle Belle Arti) di Budapest (Ungheria), scegliendo le stampe che presentavano maggiori tratti comuni con i pezzi conservati in Spagna

Uno scatto durante l'intaglio del tre di spade
Anche queste ultime sono da considerarsi veneziane, come testimoniato, oltre che dallo stile, dalle parole scritte che riportano, con termini dialettali, il valore delle varie carte nel seme di bastoni.

L'intaglio della matrice del tre di bastoni
Per la realizzazione delle matrici abbiamo utilizzato legno di susino del quale disponevamo di diverse porzioni di tronco.
Il susino è stato spaccato e ripulito, fino ad ottenete i blocchetti necessari al nostro scopo.
Tali tavolette sono state realizzate un po' alla volta e man mano che venivano completate si procedeva a riportarne il disegno della figura da intagliare.

La preparazione dei bliocchetti in legno di susino
Appena finito l'intaglio s'è fatta una prima stampa di prova, per verificare la figura derivante dalla matrice e la qualità dei vari dettagli realizzati.

La matrice dell'asso di denari dopo la prima stampa di prova
Abbiamo così potuto gradualmente completare questo mazzo che stamperemo, per il momento, in sole venti serie numerate (in basso, sulla cornice dell'asso di spade)

Il cavallo di coppe intagliato a fianco della sua prima stampa di prova
Il nostro progetto futuro è quello di estendere il mazzo anche alle carte numerali più alte, fino al dieci (visto che tali pezzi sono presenti nelle stampe originali di riferimento che ho citato), adeguare e perfezione alcune matrici e ripulire quelle restanti per procedere alla stampa di un nuovo mazzo di cinquantadue carte.

 
Un passo alla volta, però... per ora siamo soddisfatti di questo nostro primo mazzo!

I primi mazzi finiti


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