Cofanetto “porta documenti” del XIV secolo, descrizione e processi di realizzazione.

Per costruire questo cofanetto ci siamo ispirati all'esemplare del XIV secolo custodito al Germanisches Nationalmuseum di Norimberga, dove è catalogato col numero d'inventario HG9143.
Le informazioni reperibili a riguardo sono state molto utili e ci hanno dato la possibilità di lavorare ad una ricostruzione credibile.


L'originale sembra esser stato ottenuto partendo da un unico blocco di legno, dal quale sono stati scavati sia la cassa che il coperchio.
Riproporre questa tecnica, che abbiamo già utilizzato per la copertura di uno scrigno gotico (leggi qui), ci appassiona molto in quanto ci da la possibilità di lavorare agevolmente dal pieno utilizzando pezzature che non sono state ottenute con moderni processi industriali.

Abbiamo tentato, inoltre di attenerci alle dimensioni dell'originale che misura 310 mm di lunghezza, 98 di larghezza e 96 mm di altezza.


Per semplicità ci siamo orientati verso legno di pioppo, invece del pero, che è stato utilizzato per la scatola originale, pur consapevoli del fatto che si tratta di un legno molto meno compatto e più leggero.
La scelta è stata dettata dalla disponibilità di tale materiale nelle dimensioni necessarie e dalla certezza, avendo già lavorato altre porzioni di questa stessa partita, che la sua qualità fosse sufficiente a garantire l'intaglio di dettagli piuttosto minuti.


Una volta ottenuto il pezzo delle dimensioni e caratteristiche necessarie abbiamo tagliato da esso le parti per realizzare la cassa ed il coperchio.


Dopo aver piallato le superfici dei pezzi abbiamo segnato le parti da scavare all'interno del cofanetto grazie ad un truschino e si è quindi proceduto, con sgorbie, allo svuotamento del materiale.



Grazie a due sponderuole (con lame curve, una col filo convesso e l'altra concavo) abbiamo potuto replicare la particolare forma del coperchio originale.


La tecnica che supporta il decoro del reperto museale è simile a quella dei cofanetti a fondo ribassato che abbiamo già trattato (leggi qui).
In pratica i segni intagliati sulla superficie vengono evidenziati riempiendoli con impasti di cere colorate con pigmenti e terre.
Questa tecnica permette una vasta gamma di colorazioni ed effetti a contrasto piuttosto netti nel rispetto della superficie di legno che resta visibile non venendo coperta dalla stesura di fondi preparatori (come accade nel caso di decori più prettamente pittorici). 


Pur mantenendo l'impianto decorativo della scatola originale l'abbiamo semplificato, riportando un motto che mantiene il senso della scritta autentica, traducendola in lingua francese poiché il nostro manufatto verrà utilizzato come premio al torneo cortese che si svolgerà durante la manifestazione “Tiffauges 1368” (Ed. 2019).
Anche gli stemmi araldici rappresentati sugli scudi intagliati sul fronte sono stati scelti dai destinatari francesi dell'oggetto.


Quindi, una volta disegnato il motivo del decoro, abbiamo provveduto ad intagliarlo sul fronte della scatola e successivamente abbiamo riempito i segni con cera colorata.


La ferramenta è stata realizzata da noi, modificando, tagliando ed adattando vecchie cerniere di mobili, nel tentativo di emulare le forme dei pezzi originali.


Ecco quindi alcune immagini del risultato finale:


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