Lanterne del XV secolo

Il progetto della ricostruzione di queste lanterne è nato grazie alla collaborazione con L'Associazione Culturale Speculum Historiae.

 

Il presupposto era quello di realizzare due lanterne strutturalmente simili a quelle documentate dalla ricerca effettuata dai membri della compagnia, grazie alla presenza di affreschi nella loro zona di riferimento, lavorando con tecniche quanto più storicamente attendibili per quel periodo.

(Qui si può leggere lo studio effettuato dall'Associazione Speculum Historiae: https://speculum-historiae.org/en/2021/fonti-di-luce-ricostruire-una-lanterna-medievale/)

Ragionando sulla necessità di dare, ad una struttura tutto sommato piuttosto leggera, la solidità dovuta, si è deciso di lavorare il legno lungo le fibre, partendo da spicchi di tronco ottenuti mediante fenditura con cunei.

Il materiale scelto per la ricostruzione
 

Per gli specchietti traslucidi che consentono alla luce di filtrare all'esterno abbiamo deciso di adoperare della pergamena; materiale che, purtroppo, non presenta una buona stabilità in questo genere di utilizzi.

Per questo si è pensato (anche visti i risultati poco soddisfacenti di analoghe esperienze passate) fosse necessario mettere in forma la pergamena dopo averla bagnata, in modo che potesse asciugarsi prendendo la foggia congeniale alla sua funzione, trattandola successivamente con un mistura di cere.

Per dare la giusta configurazione alla pergamena è stata quindi creata una sagoma, partendo da un grosso spicchio di legno di cedro che è stato sbozzato con fenditoio e scure da lato, prima di essere messo sul tornio per essere rifinito.

Il modulo utilizzato per plasmare la pergamena; seguendo l'ordine alfabetico è possibile ricostruire la sequenza di lavoro

 

Sullo stesso pezzo abbiamo ricavato alcuni solchi con l'intenzione di usarli per flettere e mettere in forma le piccole stecche orizzontali che caratterizzano questa tipologia di lanterne.

Per il resto della struttura si è optato per legno di tiglio, i cui spicchi sono stati tagliati in porzioni adeguate, che sono state poi piallate e poste sul tornio.

 

Mediante tornitura abbiamo, quindi, ottenuto le cupole e le basi delle lanterne.

Sulle “spalle” circolari di questi pezzi, destinate ad accogliere e fissare le estremità superiori ed inferiori della pergamena, sono stati praticati degli intagli che ne interrompono la continuità per permettere di fissare le stecche che fungono da montanti della struttura (figure I e L).

 


Questi elementi sono stati fissati ulteriormente grazie ad appositi fori realizzati con una menarola con punta a cucchiaio.

Successivamente sugli elementi verticali si sono effettuati gli scansi destinati ad accogliere le sottili stecche curvate che dividono in due parti ogni specchietto traslucido, mentre piccole sezioni di circonferenza con spalle analoghe a quelle dei dischi principali sono state realizzate per servire da porte, una volta collegate tra loro da appositi montanti. 

 


Altre stecche curvate sono state utilizzate per fissare all'interno la pergamena alle spalle delle strutture circolari superiori ed inferiori.


Abbiamo quindi realizzato le parti metalliche che permetteranno la chiusura ed il trasporto delle lanterne, nonché di fissarne all'interno le candele.

 

Le parti metalliche (in O) e particolare dell'archetto superiore ribattuto all'interno della cupola (in P).

Le parti metalliche montate.


Ecco quindi il risultato finale.

 



Ti potrebbe Interessare anche

0 commenti